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al testo di Silviya Plamenova Petkova
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Siamo visi appesi alle finestre sulle corde delle anime perse dondoliamo avanti ed indietro senza tempo. Ogni battito e' un cuore che muore nell'assenza angosciante d'amore noi siamo respiri sospesi dei peccati concessi. Desideri da cucire la fede aggrapparsi al cielo masticare le nubi provocare la caduta di neve. Inciampare nelle sponde dei fili di luce abbrancati alla coda della scia che conduce fare gioco per scelta o' per seria esigenza prosciugando le radici di memoria e coscenza. Siamo visi appesi alle finestre svetrate amati a lungo e poi' disprezzati, siamo cuori di orologi che non sfiorano il tempo... trasparenze vaganti raccontate a stento. |
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